paura
Dott.ssa Giuditta Mastrototaro

Dott.ssa Giuditta Mastrototaro

7 metodi per aiutare i propri figli ad affrontare la paura

INDICE CONTENUTI

Come gestire la paura di tuo figlio/a.

1. Cos’è la paura

Spesso i bambini mostrano in alcuni periodi della loro crescita delle paure: non riuscire ad addormentarsi da soli e di fare brutti sogni, non voler giocare con i compagni, non voler cantare a scuola, mentre a casa canta e sa tutte le canzoni, non alzare la mano per intervenire durante le lezioni, non voler più frequentare il corso di piscina ecc.

Per molti genitori questi comportamenti sono incomprensibili e li portano a interrogarsi su come possono aiutare i loro figli.

E’ assolutamente comprensibile sentirsi disorientati, di fronte alla paura di crescere dei nostri figli e seppure gli si chiede di provarci lo stesso, sembra invece che vogliano tornare indietro e chiedano di restare protetti nella loro zona di comfort, ossia un’area familiare, nella quale preferiscono guardare gli altri fare esperienza, piuttosto che farla loro stessi.

Intanto, vorrei sgombrare il campo, dall’idea che i bambini non vogliano fare qualcosa perché vogliono farci un dispetto o perché sono scontrosi. Se potessero fare diversamente, lo farebbero. In realtà, il bambino si sta proteggendo perché si sente impaurito, in ansia nell’affrontare quelle esperienze.

In ogni modo, quando questo periodo si protrae a lungo, questo ci dice che i nostri bambini sono più sensibili di altri e presentano qualche difficoltà nella gestione delle emozioni. Per questa ragione di fronte alle richieste di alzare la mano, di cantare o di partecipare a qualche attività, loro rispondono con una reazione di paura e a volte più evitano la paura e più diventa paurosa.

2. Cosa succede quando si ha paura

Nel tempo la paura di avere paura diviene ansia. L’ansia impedisce di entrare appieno nelle situazioni, per innumerevoli ragioni, fondamentalmente legate alla paura come: di non essere all’altezza, di deludere, di commettere errori, di perdere la stima di sé, di disgregarsi, di essere inghiottiti dagli eventi e non riuscire a uscirne.

Tutta quest’ansia genera una chiusura di fronte alle situazioni che possono innescarla. Ed effettivamente, se riuscissimo per un momento a vedere le cose dal punto di vista dei bambini, a chi verrebbe voglia di provare qualcosa che fa così tanta paura? Anche a noi adulti succede di avere paura.

Per questa ragione, c’è anche un’altra parte da tenere in considerazione, di fronte alle paure dei nostri figli, ossia come ci sentiamo noi genitori di fronte a queste situazioni. Ci sentiamo a nostra volta preoccupati e abbiamo paura che i nostri  figli non riescano ad affrontare le sfide della vita?

Quando qualcosa ci destabilizza, la prima domanda da porsi è: Perché? Perché sono così tanto preoccupata? Come il comportamento di mia figlia/o ha un’assonanza o una dissonanza con la mia storia? Nella mia vita queste emozioni come l’ansia e la paura sono presenti? Con quali intensità?

A volte può succedere che in famiglia ci sia qualcun altro che abbia una grande quantità d’ansia. L’ansia è un’emozione contagiosa. Altre volte i bambini ne traggono l’esempio semplicemente da come gli adulti affrontano la loro vita.

3. Metodi per affrontare la paura:

Alla luce di queste considerazioni, provo comunque a dare qualche suggerimento su come possiamo noi genitori essere d’aiuto ai bambini:

  • Usa un Paur-O-Metro: L. J. Cohen nel suo libro Le paure segrete dei bambini, racconta che una madre aveva disegnato su un foglio una specie di termometro delle emozioni che utilizzava con il suo bambino perché lui ne parlasse e potesse farle vedere il suo grado di paura. Possiamo rendere consapevoli i bambini anche delle espressioni corporee, con cui si esprime la paura nel corpo: mal di stomaco, mani umide, respiro corto ecc.
  • Spiega di meno ed empatizza di più: Se tua figlia è in preda all’ansia, spiegare perché è importante che faccia quella cosa non serve, è meglio restare in connessione con i suoi sentimenti magari attraverso il contatto fisico: tenerla per mano, abbracciarla, accarezzarla, farle un massaggio o se non gradisce, semplicemente restare amorevole e calma.
  • Gioca con tua figlia/o alla paura. Per superare la paura occorre aiutare tua figlia a scoprire che ha sufficienti risorse interne per affrontarla.
  • Visualizzazioni: Chiedi a tua figlia/o di immaginare di essere un albero e tu sei il vento delle paure e provi a spingerla un pochino e lei potrebbe perdere l’equilibrio, ora chiedile/gli di pensare che lei/lui sia un albero con radici profonde e molto forti, ora riprova a spingerla/o e scoprirete che resterà più salda/o. In base ai pensieri che abbiamo su noi stessi, reagiamo diversamente.
  • Role-playing. Inverti le situazioni tu sei la bambina/o che non vuole fare le cose e lei/lui prova a convincerti. Questi giochi aiutano i bambini a gestire le loro preoccupazioni permettendogli di assumere una posizione di potere. Osserva cosa fa con te e poi lascia che lei/lui ti convinca.
  • La lotta. Di solito i papà sono particolarmente creativi in questo gioco. L’importante è che alla fine lei/lui vinca.
  • Disegna la paura. Il disegno, le attività artistiche sono un altro mezzo di espressione per parlare delle paure.

Sono sicura che insieme ai nostri figli troveremo molti modi creativi per affrontare la paura.

Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che creda in noi. La fiducia che riponiamo nei nostri figli, darà a loro il coraggio di sbattere forti le ali, per lasciare il bozzolo e volare via, come accade ai bruchi che diventano farfalle, come abbiamo fatto anche noi e come da sempre accade nella vita da generazioni in generazioni.

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Giuditta Mastrototaro
Pedagogista
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