Importanza di un’alimentazione equilibrata ed educazione alimentare, i rischi del junk food.
Indice
1. Introduzione: sovrappeso e obesità
Da alcuni decenni i paesi industrializzati hanno visto un aumento esponenziale sia di sovrappeso che di obesità, non solo tra gli adulti ma anche tra i bambini.
Consideriamo innanzitutto che sovrappeso e obesità sono condizioni multifattoriali, e che non hanno un’unica causa: la diagnosi deve essere quindi effettuata considerando non solo il peso ma anche la storia dell’individuo.
In età evolutiva va valutato il rapporto tra massa grassa peso e altezza, i quali cambiano fisiologicamente nel tempo e in maniera diversa fra i due sessi, rendendo la diagnosi di sovrappeso e obesità abbastanza complessa. Di conseguenza non esiste e non può esistere un unico valore che definisca il sovrappeso o l‘obesità.
Ad oggi i pediatri utilizzano le Curve di crescita suddivise in centili, stimando, sulla base di diversi fattori, dove si colloca il bambino: Un dato superiore all’85° centile DI sovrappeso, se il dato è superiore al 97° centile DI obesità.
In Italia è stato portato avanti un progetto di sorveglianza del sovrappeso e dell’obesità infantile chiamato Okkio alla salute. Questo progetto nato nel 2007 ha permesso di raccogliere molti dati su bambini delle scuole elementari, avendo come obiettivo principale quello di descrivere l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica svolta dai bambini e delle attività scolastiche che favoriscono la sana nutrizione e l’esercizio fisico.
2. Sovrappeso e obesità: alcuni dati del 2019
I dati riportati nel 2019 sono i seguenti:
l’indagine è stata suddivisa per regioni, ordinate partendo dalla regione con prevalenza di sovrappeso e obesità più alta a quella più bassa.
Osserviamo la media nazionale: i bambini in sovrappeso sono il 20,4% e gli obesi il 9,4%.
Insomma, capite è un dato importante. La buona notizia è che i dati erano in diminuzione rispetto agli anni precedenti, la cattiva notizia è che la chiusura forzata messa in atto dalla pandemia globale potrebbe aver nuovamente aumentato i livelli a causa di una maggiore sedentarietà.
3. Le cause dell’obesità infantile
Ma quindi quali sono le cause dell’obesità infantile?
Come detto prima, è una condizione multifattoriale che è il risultato di diverse cause, più o meno evidenti, che interagiscono tra loro.
In primo luogo, è dovuta ad un’eccessiva e cattiva alimentazione, legata o meno ad una ridotta attività fisica ed a fattori di tipo genetico – familiare.
Con alimentazione squilibrata non si intende solo il consumo di eccessive quantità di cibo: teniamo anche in considerazione la distribuzione non corretta dei pasti, ovvero l’assenza di colazione e la presenza di merende eccessivamente abbondanti. Il consumo di prodotti ricchi di zuccheri, merendine e bevande gassate, e lo scarso consumo di frutta e verdura.
Non c’è solo l’alimentazione: in bambini sovrappeso o obesi si riscontra ridotta attività fisica o sedentarietà, frutto di uno stile di vita sbagliato, ma sempre di più frequente.
Gli studi ci dicono cosa ha influito maggiormente sulla sedentarietà dei piccoli:
- aumento dell’uso di trasporto motorizzato (ad esempio per andare a scuola);
- diminuzione dell’attività fisica durante il tempo libero e conseguente aumento della sedentarietà;
- aumento del tempo trascorso davanti la tv.
4. Conseguenze di sovrappeso e obesità
Sovrappeso e obesità possono avere delle conseguenze?
Sì, già a partire dall’infanzia!
I bambini in sovrappeso o obesi possono avere difficoltà nel movimento quotidiano, sentendo dolori, affaticamento ed asma.
L’eccessivo peso corporeo può dare problemi ad ossa e articolazioni, e compromettere lo sviluppo del piccolo. Sovrappeso e obesità sono un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e metaboliche che potrebbero creare complicanze nell’adulto.
Da non sottovalutare poi le conseguenze di tipo psicologico, che possono trascinarsi ed amplificarsi negli anni. I bambini in eccesso di peso possono sentirsi a disagio e vergognarsi, fino ad arrivare ad un vero rifiuto del proprio aspetto fisico, rischiando di perdere l’autostima e sviluppare un senso di insicurezza che li può portare all’isolamento: escono meno di casa e stanno più tempo davanti alla televisione, instaurando così un circolo vizioso.
5. Cosa fare per aiutare i bimbi
Cosa è possibile fare per aiutare i bimbi?
- se al bambino viene diagnosticato sovrappeso o obesità occorre agire subito, senza aspettare che aumenti ulteriormente: non esistono regole ferree, né ricette infallibili, basta adottare alcuni semplici accorgimenti comportamentali; soprattutto, una volta sensibilizzati al problema, i genitori non devono mai demordere ed abbassare la guardia, ma mostrarsi a loro volta modelli equilibrati e sani.
- bisognerà educare il bambino a mangiare durante i tre pasti principali, colazione pranzo e cena, in modo da non lasciare troppo spazio all’alimentazione fuori pasto. Proporre quindi spuntini equilibrati come yogurt, frutta e cereali integrali.
- Evitare di premiare il bambino con il cibo, proponendo spuntini ricchi di zuccheri o bevande gasate. Oltre a creare un meccanismo compensatorio, in questo modo si sta creando l’abitudine a mangiare fuori pasto.
- Si dovrebbe favorire ed incentivare il consumo di frutta e verdura, di carne bianca, pesce e legumi, coinvolgendo il bambino nella preparazione dei piatti, così sarà più invogliato a provare e sperimentare alimenti diversi.
- Non vietate gli alimenti: piuttosto spiegate perchè alcuni alimenti vanno mangiati con frequenze e altri solo in occasioni particolari.
- Ultimo ma non ultimo, proporre attività fisica e ludica che possa divertire il piccolo, oltre a sfruttare ogni momento per incentivarlo a muoversi. si può proporre di andare a fare la spesa insieme a piedi, di andare in bicicletta a scuola o di andare al parco a giocare invece di stare a casa.
Il ministero della salute e il progetto “okkio alla salute” hanno creato del materiale informativo sia per genitori che per bambini, che aiuta sia i grandi che i piccoli sia a prevenire che a superare questa condizione.