massaggio infantile
Dott.ssa Elisa Trezzi

Dott.ssa Elisa Trezzi

Il massaggio infantile: favorire il legame di attaccamento genitore-bambino

INDICE CONTENUTI

Hai mai sentito parlare di massaggio infantile?
Che cos’è il massaggio del bambino e quali sono i suoi vantaggi nel rapporto genitore-figlio?
Ne parliamo in questo a
rticolo con la dottoressa Elisa Trezzi, p
edagogista e insegnante di massaggio infantile AIMI.

Il massaggio infantile non è una tecnica, né una terapia, ma un modo piacevole e rilassante per stabilire un contatto profondo con il proprio bambino.

È un’antica tradizione, presente nella cultura di molti paesi, che recentemente è stata riscoperta e si sta espandendo anche nel mondo occidentale.

L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli.

Il massaggio è semplice (ogni genitore può apprenderlo facilmente), è flessibile e lo si può adattare alle esigenze del bambino, fin da piccolo e durante le diverse fasi della sua crescita.

Con il massaggio si può accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del proprio bambino.

È un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con lui.

Molti studi hanno verificato i benefici del massaggio infantile a livello fisiologico e psicologico rivelando quanto sia importante per i neonati e i bambini, come il nutrimento e il sonno, e come il contatto e la pressione favoriscano la produzione di endorfine, i naturali soppressori del dolore.

Vediamo adesso insieme quali sono i benefici del massaggio infantile.

1. Massaggio infantile: quali sono i benefici

Come dicevamo, molti studi ed evidenze cliniche hanno dimostrato gli effetti positivi del massaggio infantile, non solo per lo sviluppo del bambino, ma anche per la costruzione del rapporto genitore-figlio.

Di seguito i benefici più conosciuti e diffusi del massaggio infantile.

1. Favorisce uno stato di benessere e il rilassamento.

2. Dà sollievo alle tensioni provocate da stress o piccoli malesseri.

3. Aiuta ad alleviare il disagio delle coliche gassose.

4. Regolarizza il ritmo sonno-veglia.

5. Favorisce la conoscenza delle parti del corpo.

6. Permette una precoce percezione dello schema corporeo a livello cerebrale.

7. Stimola il tatto, in quanto la pelle stimolata manda, attraverso le vie nervose, afferenze al cervello dove vengono elaborate creando così un rapporto con l’ambiente.

Lo sviluppo neurologico del bambino è collegato alla qualità delle esperienze sensoriali che il piccolo vive nel suo rapporto con la madre .

8. Stimola l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.

9. Stimola l’apparato gastro-intestinale: il massaggio in senso orario aiuta la peristalsi e l’evacuazione di aria e feci, un buon contatto favorisce anche una migliore digestione e assimilazione del cibo, che incrementa la crescita.

10. Stimola il sistema immunitario: la stimolazione cutanea esercita un’influenza benefica sul sistema immunitario, con importanti conseguenze sulla resistenza alle infezioni e alle malattie.

11. Stimola il sistema linfatico favorendo il ritorno linfatico e, quindi, una migliore nutrizione delle cellule e una più veloce eliminazione delle tossine

12. Stimola il sistema neuro-ormonale: il contatto riduce lo stress e favorisce la produzione di ossitocina e prolattina, essenziali per la sopravvivenza e per rinforzare l’attitudine del prendersi cura nell’adulto.

13. Stimola la vista: attraverso il contatto visivo con il genitore, il bambino osserva il volto (contorni e particolari) e nota le espressioni.

Se tenuto nella posizione a culla col capo allineato, con il resto del corpo riceve stimolazioni simmetriche e ciò acuisce la capacità visiva e la messa a fuoco, accelerando la funzionalità visiva.

14. Stimola l’udito: nella posizione a culla simmetrica il genitore parla al bambino con una voce adatta ad alta frequenza che conosce istintivamente.

Il bambino riceve simmetricamente lo stimolo uditivo e comincia a misurare le distanze. Il bambino, quando il genitore parla, per imitazione produce dei suoni e il genitore li rinforza creando così un primo dialogo verbale.

15. Stimola l’olfatto: la vicinanza e lo stretto contatto fanno sì che il genitore e il bambino si riconoscano, soprattutto nei primi mesi. Infatti, si consiglia di usare un olio non profumato.

16. Stimola la relazione e il gioco: nei primi mesi il bambino non usa oggetti per giocare.

I primi elementi di gioco sono il viso della madre e del padre, la bocca soprattutto, i capelli, le sue manine, più tardi i piedini.

17. Facilita il processo del bonding. Il bonding è un processo presente in natura e si stabilisce quando due particelle diverse si avvicinano e si attraggono per la diversa polarità.

Nel caso della relazione genitori/bambino la creazione del legame è una questione di interazione reciproca in cui ogni partner ha un ruolo nel facilitare la relazione, è una danza durante la quale i partner si seguono, si guidano, si sostengono, si ascoltano e assecondano creando la loro danza.

E, come nella danza, c’è contatto, ritmo, calore, intesa di sguardi e di movimenti.

Il processo del bonding è sostenuto da tutta una serie di elementi: contatto visivo, pianto, voce, olfatto, tatto, calore, ossitocina e prolattina.

Attraverso lo stretto contatto fisico c’è un’aumentata produzione di ormoni materni che aiutano l’utero nelle contrazioni per espellere i residui del parto, aumentano la produzione di latte e aiutano la madre a rilassarsi e a rispondere ai bisogni del bambino in modo adeguato.

18. Il massaggio aumenta la fiducia nel bambino. Il bambino è vulnerabile e attraverso il tocco amorevole impara a lasciarsi andare: è per questo che si deve avere per lui il massimo rispetto e chiedergli il permesso di essere massaggiato.

In questo modo lo si considera una persona a tutti gli effetti e ci si mette in relazione autentica con lui.

Durante il massaggio c’è un grande scambio di amore e calore umano e il bambino si nutre di sensazioni positive che sono la premessa di un comportamento positivo e di autostima, che lascia il bambino libero di esprimere le proprie emozioni.

Infatti, durante il massaggio può succedere che il bambino pianga e che l’adulto sia più disponibile ad accoglierlo e ciò dà enorme fiducia al bambino (sono buono e accettato, anche se piango).

Inoltre, è importante il coinvolgimento del padre: il bambino saprà distinguere attraverso il tocco diverso le due figure genitoriali che sono diverse, ma ugualmente amorevoli.

È, inoltre, importante per il padre rafforzare il suo ruolo paterno e trovarsi un momento tutto per lui da dedicare al figlio senza interferenze esterne.

19. Nel bambino prematuro è stato riscontrato: aumento di peso, riduzione del numero di giorni di ricovero ospedaliero, riduzione degli episodi di apnea e miglioramento del recupero dello sviluppo.

2. L’AIMI: storia e origini

L’Associazione Italiana Massaggio Infantile, AIMI, è stata fondata a Genova nel 1989 con lo scopo di diffondere la pratica del massaggio del bambino e i benefici che esso apporta nello sviluppo armonico dell’essere umano.

A tal fine promuove e partecipa ad eventi a carattere informativo e di divulgazione scientifica, promuove la formazione di operatori provenienti dalle diverse aree della prima infanzia (educazione, neonatologia, riabilitazione, psicologia, assistenza sociale, pediatria, ostetricia), perché insegnino ai genitori a massaggiare i propri bambini, garantisce ai soci insegnanti un’organizzazione, supporto ed aggiornamento.

L’obiettivo dell’AIMI è incoraggiare il contatto e i rapporti umani durante il periodo della crescita del bambino, promuovere ricerche e corsi di preparazione e di istruzione in modo che genitori, operatori della prima infanzia e bambini siano amati valorizzati e rispettati dalla comunità mondiale.

Sin dalla nascita, è costituita come Associazione di volontariato senza fini di lucro ed opera su tutto il territorio nazionale, grazie ad una struttura associativa che facilita il raggiungimento del proprio obiettivo sociale, la rappresentatività ed il contributo delle diverse realtà regionali, l’adozione di delibere condivise dai soci, il sostegno agli insegnanti di massaggio ed il loro aggiornamento.

L’AIMI fa parte dell’International Association Infant Massage, IAIM, con la quale condivide il proprio Mission Statement.

3. Vimala e le origini del massaggio infantile

Vimala Schneider McClure ha operato per la diffusione del massaggio infantile in occidente.

Dopo un’esperienza di lavoro in un orfanotrofio in India, durante la quale ha condiviso le tradizioni locali e appreso le modalità di massaggio del bambino tradizionale indiano, decide di studiare ed approfondire i benefici di tale pratica.

Siamo nel 1976, Vimala attende il suo primo bambino. Alla nascita perfeziona, attraverso la sua personale esperienza, la sequenza dei massaggi e ne verifica in prima persona i benefici, sia per i bambini, che per i genitori.

Il passaggio successivo è quello di comunicare ad altri genitori la propria esperienza.

Inizia, così, ad insegnare il massaggio a piccoli gruppi di genitori e bambini e scrive il suo primo libro “Infant Massage: a Handboock for Loving Parents”, tradotto in molte lingue e pubblicato dal 2000 anche in Italia, dall’editore Bonomi, con il titolo “Massaggio al bambino: Messaggio d’amore”.

Studi, approfondimenti e l’esperienza personale hanno condotto Vimala a elaborare il massaggio così come viene insegnato ancora oggi ai genitori, integrando in un’unica armonica sequenza diversi massaggi, aventi origine differente, a motivo dei benefici che questi apportano ai bambini.

Le origini della sequenza sono il massaggio tradizionale indiano, la sequenza di massaggio svedese elaborata da Per Henric Ling (1800), lo yoga ed elementi della riflessologia plantare.

4. Corso di massaggio infantile: come si svolge

Il corso di massaggio infantile può essere iniziato già pochi giorni dopo la nascita, se il bimbo e la mamma stanno bene.

Gli incontri hanno durata di un’ora e mezza circa ciascuno: 10-15 minuti di preparazione e rilassamento, 40-50 minuti circa di insegnamento di massaggio, 15-20 minuti di discussione tra i genitori.

L’insegnante accoglie i genitori (uno o entrambi) e i bambini e insegna loro a massaggiare le zone del corpo del piccolo.

L’insegnante non massaggia i bambini, ma una bambola adatta alla pratica. Questo perché, se il bambino dorme, piange o è in uno stato per cui il massaggio sarebbe inopportuno, si può partecipare ugualmente e iniziare a massaggiare appena il bimbo è disponibile.

Il massaggio si svolge a terra, su un letto di materassini e i genitori possono sedersi su cuscini morbidi.

L’incontro si svolge in un ambiente tranquillo e riscaldato, per permettere ai bambini di rimanere svestiti per ricevere il massaggio.

Se si preferisce, si può spogliare una parte per volta, a seconda di dove viene eseguito il massaggio. Se necessario il bambino può rimanere vestito.

L’olio che viene usato per il massaggio è un olio vegetale spremuto a freddo, senza tracce di solventi né profumazioni, che potrebbero recare disturbo al piccolo.

Durante il corso di massaggio, il professionista si pone come “facilitatore della relazione” e aiuta i genitori a diventare esperti nella pratica.

Il compito dell’insegnante di massaggio infantile, infatti, è quello di guidare l’osservazione e l’ascolto del neonato e aiutare a individuare il modo unico di comunicare con lui. 

Il momento del massaggio nasce per essere tempo di qualità, tempo prezioso dedicato a sé e ai propri bimbi, per stare insieme e parlarsi senza bisogno di parole, condividendo un’esperienza autentica e indimenticabile.

5. Conclusioni

Come abbiamo visto, numerose ricerche e studi scientifici condotti nel corso degli anni hanno rilevato e confermato i benefici che la pratica del massaggio offre ai bambini, ai genitori ed alla loro relazione.

Se vuoi ritagliarti del tempo per entrare in contatto profondo con tuo figlio o se sei in attesa e ti piacerebbe vivere un’esperienza unica col nascitura, il massaggio infantile è senz’altro l’occasione perfetta.

Se vuoi approfondire l’argomento e confrontarti con me e altri genitori sul massaggio infantile, ti aspetto nella community di Parentube.

Un saluto,

Dott.ssa Elisa Trezzi, pedagogista e insegnante di massaggio infantile AIMI

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Articolo realizzato da:
Dott.ssa Elisa Trezzi
Pedagogista e insegnante di massaggio infantile AIMI
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