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Dott. Stefano Cherchi

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Torcicollo (miogeno) congenito: 3 consigli

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Se al tuo bambino è stato diagnosticato un torcicollo miogeno congenito hai cliccato sull’articolo giusto! Voglio spiegarti tutto ciò che è necessario sapere su questo tema e insegnarti come puoi essere d’aiuto nella guarigione del tuo piccolo.

1. Torcicollo: cos’è esattamente?

Il torcicollo miogeno congenito è provocato da un’anomala contrattura o accorciamento del muscolo sternocleidomastoideo, anche detto più semplicemente SCOM. Questo è un potente muscolo posto al lato del collo che collega la mastoide con la clavicola e lo sterno; il suo compito è flettere in avanti il capo e ruotarlo.

Se il torcicollo coinvolge lo Scom destro, la testolina del tuo bambino tenderà ad essere piegata verso destra e ruotata verso sinistra. Chiaramente questa condizione limiterà alcuni movimenti del collo. Nei 2/3 dei casi, intorno ai 15-20 giorni di vita, potrebbe comparire una tumefazione a livello del collo non dolorosa che può aumentare di dimensioni fino ai 2 mesi, per poi ridursi spontaneamente.

È bene ricordare che il torcicollo miogeno congenito è spesso associato ad un’asimmetria della testa, la cosiddetta plagiocefalia.

La diagnosi di torcicollo viene eseguita dal medico pediatra tramite l’ecografia e, se necessario, può rimandare a specialisti come l’ortopedico o il fisiatra.

2. Le cause del torcicollo

Le cause del torcicollo sembrerebbero principalmente legate ad una mal posizionamento del feto nell’utero. Anche un parto particolarmente complicato, che richiede un aiuto tempestivo dell’ostetrica per mezzo di determinate manovre può essere identificato come un fattore di rischio, potendo provocare un trauma al muscolo.

Più raramente è possibile che avvenga un’ischemia muscolare dell’utero che colpisca il muscolo Scom, danneggiandolo.

Ricorda questa frase: prima si interviene meglio è!

3. Come può aiutare l’osteopatia con il torcicollo?

Il trattamento osteopatico è un’ottima terapia per eliminare le tensioni muscolari e andare a decomprimere la zona cranio-cervicale. In osteopatia viene data molta importanza in questo caso al nervo accessorio: immagina un filo elettrico che, a causa della compressione cervicale data dal torcicollo, continua a trasmettere informazioni sbagliate allo scom e a mantenerlo in spasmo.

Le tecniche osteopatiche sono delicate, rispettose del tuo bambino e personalizzate per ogni piccolo paziente a seconda di quanto è estesa la problematica: spesso le zone da trattare non sono limitate alla testa e al collo, ma è possibile dover trattare anche altre aree del corpo.

4. 3 consigli per il torcicollo

Per poter agevolare la guarigione è fondamentale il tuo aiuto! Questo perché vedi il tuo bambino tutti i giorni e con dei semplici consigli da mettere in pratica puoi fare davvero la differenza!

Vediamoli insieme:

  • stimola la rotazione della testolina verso il lato opposto rispetto a quella mantenuta dal tuo bambino con stimoli visivi o sonori, quindi con un giochino, con la tua voce mentre il papà o la mamma lo tengono in braccio;
  • per agevolare l’allungamento del muscolo accorciato, durante la giornata per qualche minuto puoi tenerlo in braccio in una determinata posizione (vedi immagini sotto);
  • Durante i riposini a pancia in su puoi utilizzare un piccolo asciugamano arrotolato per creare uno spessore e fare in modo che mantenga il capo allineato. Sempre durante il riposino, sotto la tua supervisione, puoi posizionarlo semi supino (fare vedere come) con il lato del muscolo coinvolto rivolto verso l’alto, utilizzando un cuscino per l’allattamento o un asciugamano arrotolato posizionato dietro la schiena.

Ti ringrazio per avermi letto e non dimenticarti di mettere in pratica ciò di cui abbiamo appena parlato. 


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Articolo realizzato da:
Dott. Stefano Cherchi
Osteopata pediatrico
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