In questo articolo la psicologa Maria Grazia Maldarizzi ci parlerà dei segnali del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
1. Deficit di attenzione e iperattività
Dai genitori di bambini con ipotesi di ADHD si sente spesso. “ Non so più cosa fare, sono disperata!” oppure “Mia figlia è imprevedibile, non ha il senso del tempo, dimentica tutto, è disorganizzata, non porta mai a termine un’attività”.
Considerando i segni clinici relativi all’attenzione, si tratta di bambini che presentano una chiara ed evidente difficoltà a rimanere attenti o a lavorare sullo stesso compito per un periodo adeguatamente prolungato, sempre in relazione all’età e alle richieste contestuali.
Gli indici relativi all’iperattività si ricavano da eccessivi livelli di attività motoria e verbale, sempre in riferimento all’età.
2. Quando richiedere una consulenza?
Vi è anche difficoltà a frenare un comportamento inappropriato, quindi l’impulsività rappresenta un’altra caratteristica dell’ADHD , così come deficit nella memoria di lavoro e nella capacità di pianificazione.
Non dobbiamo però pensare che un bambino ADHD non riesca a prestare attenzione a nulla: vi sono attività in cui l’interesse e l’attenzione si protraggono nel tempo.
Le richieste di consulenza durante l’età scolare vengono formulate in seguito alla presenza di iperattività, irritabilità, comportamenti oppositivi rispetto a richieste di sforzo mentale e assenza di paura.
3. Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: in adolescenza?
In adolescenza i segni potrebbero essere rappresentati da ricadute e difficoltà negli apprendimenti scolastici e nell’organizzazione della vita quotidiana, instabilità nelle relazioni e condotte pericolose.
Mi sembra evidente che una diagnosi precoce ed un intervento specialistico potranno modificare in positivo queste problematiche.