Introduzione: cibi da evitare in gravidanza
La gravidanza è un periodo bellissimo e delicato: l’alimentazione può aiutarti a sentirti bene e in forze e a garantire lo sviluppo ottimale del tuo bambino.
Ciò che mangi è dunque molto importante per diversi motivi:
- andrà a costruire la struttura fisica del tuo bambino
- andrà a aiutare lo sviluppo neuronale
- ha un effetto preventivo nei confronti di alcune patologie.
Vediamo adesso, suddivisi per categorie, i cibi consigliati e quelli sconsigliati. Farò riferimento alle linee guida pubblicate, che sono indicative e volte a dare dei consigli e non delle imposizioni.
1. La carne
La carne è un’ottima fonte di proteine, di ferro e di vitamine, in particolare quelle del gruppo B. La frequenza di assunzione della carne si aggira tra 3 e 4 volte a settimana: non tutte le carni però sono uguali: ad esempio le carni lavorate e processate come insaccati, wurstel o salami, non sono considerate qualitativamente adatte per gli elevati contenuti di sale, coloranti e conservanti.
Gli insaccati possono rappresentare un rischio per Toxoplasma, Listeria, Salmonella, ed altri. Anche gli affettati cotti sarebbero da limitare ad un uso occasionale. Sarebbe meglio evitare gli affettati della gastronomia perché a rischio di cross-contaminazioni. Sarebbero invece da preferire vaschette con salumi preconfezionati di produzione industriale, per una questione di sicurezza. La carne deve essere sempre ben cotta. Quindi sì alla carne ben cotta e ai salumi ‘ sicuri’ con moderazione; no invece alla carne cruda e agli insaccati.
2. Il pesce
Il pesce è un alimento ricco di nutrienti molto preziosi per la gravidanza, come i DHA che sono dei particolari e utili acidi grassi. Si consiglia un consumo di pesce tra le 2 e le 4 volte a settimana.
Le limitazioni al consumo di pesce in gravidanza sono legate prevalentemente al rischio di esposizione a sostanze tossiche, come diossine o mercurio, in particolare nei pesci di grosse dimensioni come tonno e spada.
Il pesce può anche essere contaminato da vari microrganismi: è quindi da evitare il pesce crudo, per il rischio di infezione da parte di parassiti, virus e batteri. Per alcuni di essi nemmeno l’abbattimento è sufficiente. È preferibile anche evitare il pesce affumicato per i rischi connessi alla presenza di sostanze cancerogene legate all’ affumicatura.
Dunque diciamo sì al pesce bianco e azzurro come merluzzo, nasello e platessa, o sgombro e acciughe, ma anche al salmone con criterio, e ai gamberetti e al tonno con moderazione.
Diciamo no al pesce crudo, ai frutti di mare, al pesce affumicato e, purtroppo, anche al pesce spada.
3. I formaggi
Anche i formaggi sono una interessante fonte proteica: è importante limitare tutti i formaggi a pasta molle o quelli che derivano da latte non pastorizzato, oltre ai formaggi erborinati (con muffe). Questi ultimi sono cibi umidi rispetto ad altri formaggi, caratteristica che rende l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri pericolosi. Evitare anche di consumare latte crudo e stare attente alle date di scadenza. Ricordate che la parte più pericolosa del formaggio è la crosta.
I formaggi più stagionati possono contenere parecchi acidi grassi saturi, che possono essere dannosi per la salute: perciò le dosi di formaggi stagionati sono sempre inferiori rispetto a quelle di formaggi freschi.
Formaggi sì: grana, pecorino,fontina, primo sale, mozzarella, ricotta.
Formaggi no: gorgonzola, taleggio, rochefort.
4. Le uova
Le uova sono un’eccellente fonte di proteine, vitamine, grassi di qualità. Ci sono però delle accortezze da considerare come la tipologia di uova: prediligere biologico o da allevamento all’aperto, ma non comprare uova caserecce dato il minor controllo igienico sanitario.
Evitate rigorosamente le uova crude. Cuocete sempre bene le uova e lavate sempre bene le mani dopo averle manipolate!
Evitate anche tutti i dolci che contengono uova crude, come, purtroppo, il tiramisù.
5. I vegetali
I vegetali intesi come verdure non sono soggetti a particolari restrizioni, se non nel caso di toxoplasmosi negativa: in questo caso bisognerà fare particolare attenzione a lavare e spazzolare bene la verdura, oppure a cuocerla, per limitare i rischi. Via libera a legumi ben cotti, se non danno problemi di gonfiore addominale.
6. I condimenti e i dolci
Fate attenzione alle quantità e alla qualità dei prodotti che si consumano! Leggere le etichette serve a comprendere cosa stiamo effettivamente mangiando: non è proibito mangiare dolci, bisogna solo stare attente alla composizione e provenienza dell’alimento cercando di scegliere alimenti semplici e poco processati. Tra i condimenti è sempre preferibile olio extravergine di oliva crudo, in modo da non alterarne la composizione.
7. Cibi da evitare in gravidanza: conclusioni
Queste che ho appena elencato sono norme generali e, spesso di buon senso, che aiutano ad equilibrare l’alimentazione durante la gravidanza e a seguire il naturale aumento fisiologico del peso: ogni caso va comunque valutato singolarmente, considerando le preferenze, le abitudini o le difficoltà di ciascuno.
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