Capita spesso che nelle coppie un partner desideri un figlio mentre l’altro non ne voglia sapere. Le motivazioni che sottendono la decisione non sono da ricercarsi solo nell’equilibrio relazionale e nel livello di stabilità personale.
Indice
1. Il desiderio di avere dei figli
Il desiderio di diventare genitori è un processo dinamico che lega passato, presente e futuro della persona: è spesso influenzato dalla tipologia di attaccamento sviluppato da ciascun partner ed è interconnesso alla progettualità individuale e di coppia che può essere differente.
Come evitare, quindi, di estorcere un “si”?
Anzitutto, è necessario comunicare al/ alla partner l’intenzione di fare un figlio assieme sulla base di una fiducia indiscussa nelle proprie e altrui capacità, rassicurando la persona circa i propri dubbi sul poter essere un buon genitore; è importante dissipare il timore che avere alle spalle una storia familiare negativa implichi necessariamente che il copione si ripeta.
2. La vita di coppia
In coppia, la reciprocità è fondamentale.
Quindi, se da un lato è bene capire e accettare le decisioni del partner, dall’altro è sano esprimere chiaramente i propri bisogni; dopo aver compreso e detto perché è tanto importante per te diventare genitore, bisogna assicurarsi che passi anche il messaggio “Posso accettarlo, ma spiegami il tuo rifiuto”.
3. Acquisire consapevolezza su sé stessi
A volte è una questione di tempo ed è proficuo aspettare poiché, per quanto presente fisicamente, un/una partner “forzato/a”, faticherà ad esserci affettivamente e/o a prendersi le responsabilità del ruolo.
Quando l’altra metà è irremovibile nel rifiuto ma la propria idea di felicità è imprescindibile dal desiderio di genitorialità, aspettare può rivelarsi comunque inutile e deludente; prima di lacerare un legame, però, è sano acquisire consapevolezze su sé stessi e il/la partner allineando mente, cuore e corpo.