La scoliosi è una deformità evolutiva della colonna vertebrale che appare all’età dell’adolescenza e progredisce fino alla fine dell’accrescimento
Indice
1. Scoliosi: definizione
La scoliosi è una deformità evolutiva della colonna vertebrale che appare all’età dell’adolescenza e progredisce fino alla fine dell’accrescimento (1618 anni per le femmine; 1820 per i maschi).
Molto spesso si abusa di questo termine attribuendolo a situazioni non evolutive in cui la deviazione vertebrale resta costante nel tempo e che andrebbero definite ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO.
Inoltre l‘atteggiamento scoliotico non presenta alcun gibbo costale o lombare alla vista clinica, né rotazione vertebrale ad un attento esame delle radiografie.
2. Cause della scoliosi
La vera scoliosi, invece, è decisamente e rapidamente e peggiorativa, contempla una rotazione vertebrale e un evidente gibbo.
Vi è una forte componente genetica ed è assai più frequente nel sesso femminile ( 4 a 1) con una frequenza compresa fra 0.4 e 1.9 per cento.
Il trattamento della scoliosi compresa tra 10° e 20° consiste nell’osservazione attenta (clinica e radiografica) e nella istituzione di un programma di esercizi di ginnastica e/o nella pratica di un’attività sportiva.
Molti casi non necessitano di altro che di questo ed arrivano alla maturità scheletrica senza variazioni angolari sostanziali dall’epoca della prima osservazione.
3. Trattamenti per la scoliosi
I casi che mostrano una evoluzione oltre i 20° e sotto i 35°-40°, in epoca pre-puberale, necessitano di un trattamento con busti (corsetti) ortopedici.
I casi che continuano a progredire nel peggioramento, anche utilizzando un corsetto correttivo, o che sono rigidi ai test di deflessione sin dall’inizio, rispondono ad un preventivo trattamento con gessi correttivi che ottengono una correzione progressiva, che viene poi mantenuta con un corsetto chiamato Lionese prototipo di tutti i corsetti che agiscono passivamente, mediante spinte statiche, che riproducono l’azione del gesso.
I risultati estetici sono eccellenti, così come l’arresto del peggioramento angolare.
Oltre i valori angolari di 40 – 45 gradi sia all’inizio del trattamento sia in caso di insuccesso del trattamento con gessi e corsetti, è indicato ricorrere al trattamento chirurgico della deformità, che consiste modernamente nella correzione della curva mediante l’utilizzazione di barre metalliche, uncini o viti inserite nelle vertebre.